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2012

Hans Hartung - Opere scelte 1947 - 1988

17/09/2012 - 25/10/2012




Artisti esposti: HANS HARTUNG

Da bambino esorcizzava la paura dei fulmini disegnandoli sui quaderni di scuola: “Questi lampi infantili hanno avuto, ne sono certo, un’influenza sul mio sviluppo artistico, sul mio modo di dipingere. Mi hanno dato il senso della rapidità del tratto, la voglia di cogliere con la matita o con il pennello l’istantaneità, mi hanno fatto intendere l’importanza della spontaneità. Così ci sono spesso, nei miei quadri delle linee ( … ) che corrono e attraversano la tela…”. Tale confessione del maestro tedesco ci aiuta a entrare con immediata semplicità emozionale nello spirito dei lavori che accolgono il visitatore della mostra “Hans Hartung. Opere scelte 1947-1988” che la Galleria Tega inaugura il 17 settembre nella sua sede milanese di via Senato 20 con il patrocinio della Fondazione Hans Hartung e Anna-Eva Bergman di Antibes. Infatti il suo inconfondibile gesto rapido, folgorante compare già nel primo dei trentadue lavori in rassegna: si tratta di un pastello e carboncino su carta  che precede di una decina d’anni alcune straordinarie chine del 1956. Sono fogli di altissima qualità compositiva che ci introducono dal punto di vista tecnico ed emozionale agli acrilici su tela degli anni Settanta e Ottanta.
In tutte queste prove emerge la straordinaria sintesi poetica e gestuale di uno dei massimi interpreti dell’astrattismo informale che negli ultimi anni ha saputo trasformare l’insulto della malattia ( il parkinson gli impedirà a un certo punto di tracciare quei segni che avevano caratterizzato il suo percorso artistico ) in un nuovo e diversamente armonico approccio spaziale.
La mostra, allestita in collaborazione con la Galleria Frediano Farsetti e con la Galleria Repetto, è corredata da un ampio catalogo con testi critici di Chiara Stefani e Paolo Repetto.